Otto anni fa sono partita dal Cile con l'incertezza di cosa avrei fatto in Europa, non sapevo che sarei rimasta a Venezia cosi a lungo, ma d'una cosa ero certa, ovunque mi fossi fermata avevo una missione, conoscere e far conoscere frammenti del mondo a persone avide di creatività.
Grazie alle mie molteplici attività ho avuto modo di conoscere persone con le quali ho condiviso molti momenti e lunghe conversazioni, ma soltanto il tempo mi ha concesso di scoprire le loro nascoste qualità.
Con grande gioia, quasi un anno fa, ricevo una mail dell’artista cilena Patrizia Campos raccontandomi che, prima o poi, le sarebbe piaciuto esporre le sue opere a Venezia. Le sue Madonne post coloniali mi hanno commossa per la loro tenerezza e la maestria del pennello attento ai piccoli dettagli.
Da qualche tempo macinavo la idea di curare una mostra per far conoscere artisti cileni. La lettera di Patrizia è stato il segnale che il tempo era arrivato. Da quel momento iniziai a guardarmi piu attentamente in giro le gallerie e gli spazi della città.
Un giorno, passeggiando in riva al mare, incontro Mara Sartore, una delle prime persone che conobbi al mio arrivo a Venezia nel 2002. Parlando del più e del meno le racconto di questo mio progetto e che cercavo uno spazio. In quel momento vedo i suoi occhi illuminarsi. Pochi giorni dopo ero a conoscere gli spazi dello Studio LightBox da lei fondato, un'ampia casa situata in Strada Nuova, sul Canal Grande. Un luogo alternativo ancora non adattato a esporre ma con un po’ d’entusiasmo e creatività prometteva dar spazio ad artisti di diversa natura e culture senza pregiudizi ideologici.
Con la testa piena di idee e la certezza di aver trovato il posto giusto per le “Madonne” di Patrizia esco dallo Studio, cammino per la città ed ecco che mi vengono in mente gli “Angeli” della Ninni.
Ninni Morelli, artista veneziana, era cliente frequente d’un bar dove avevo lavorato, all'epoca la vedevo tutti giorni ma non sapevo dipingesse finché a dicembre del 2007, arriva con degli inviti per una sua mostra personale intitolata I 12 Angeli, andai al vernissage e rimasi sbalordita dalla potenza, grandezza e bellezza dei suoi dipinti.
Il giorno dopo ero seduta al solito bar a bere un caffè con Ninni, questa volta per proporle di fare una mostra insieme a Patrizia, come se fosse già stato scritto nel cielo, lei accetta entusiasta!
Sarete voi spettatori a dire l'ultima parola, ma secondo me… tra Angeli e Madonne ci si sta da Dio!
28 ottobre 2010
Era da tempo che Daniella P.Bacigalupo meditava di curare una mostra per far conoscere gli artisti cileni. Incontri e fortune l’hanno condotta ad un progetto più ampio:
”È la prima volta che Patricia Campos espone fuori dall’America Latina, è la prima volta che Nini Morelli espone i suoi quadri con un’artista cilena, è la prima volta che lo studio Lightbox diventa uno spazio espositivo ed è la prima volta che io curo una mostra dedicata ad altri artisti” (D. Bacigalupo).
Si tratta della mostra “Tra Angeli e Madonne” nel nuovo spazio espositivo Lightbox, a Venezia. Questo ‘luogo’ creativo, inusuale rispetto agli enormi spazi asettici delle mostre contemporanee, si apre con i magnifici Angeli Custodi di Nini Morelli. Custode delle Stelle, Custode dello Specchio, Custode dei buoni sogni, Custode dei Ricordi, Custode del Buio, Custode del Fuoco, Custode del Vento, Custode dell’ Albero e Custode di Vita, perfino i titoli delle opere sono affascinanti. Ma la peculiarità dell’ artista veneziana non è il soggetto, che infatti nel suo percorso artistico cambia molte volte dalle macchine ai ritratti umani, bensì la tecnica: ”si strappa l’immagine e la si incolla su un supporto più grande; gli inevitabili spazi rimasti vuoti fra i singoli pezzi vengono riempiti a matita, acquarello, tempera, o altro, rispettando il cromatismo e creando immagini nascoste” (Nino Artale).
Anche Patricia Campos presenta dei soggetti divini: le sue Madonne si distinguono per la ricerca cromatica che ci avvicina alla realtà cilena. Patricia scrive: ”La mia pittura è una riflessione sull’unione di due opposti: scienza e religione. Una riflessione sull’origine dell’universo, l’evoluzione del cosmo, l’origine dell’uomo, la sua causa, finalità, fugacità e destino”. L’ autrice ci rivela, inoltre, che fonte della sua ispirazione, portata avanti fin dall’ infanzia, è stata l’ Arte Coloniale Americana: ”l’innocenza dello stile, la povertà dei materiali, la mancanza di formazione accademica e nonostante tutti questi limiti la loro grande forza spirituale”.
Sicuramente un percorso interessante che lascia il segno, e in attesa di altre mostre di queste bravissime artiste, tengo a citare una frase della curatrice: ”Tra Angeli e Madonne, ci si sta da Dio”. Condivido pienamente.
Giorgia Riconda
tratto da: periodicoitaliano.it
Curatoria, organizzazione e allestimento by Daniella P.Bacigalupo.
28 ottobre – 27 novembre 2010
Ninni Morelli
Patrizia Campos